ALTRI GIARDINI – Gli architetti ci spiegano i progetti che esporranno al Festival

Il Festival del Verde e del Paesaggio, il 13, 14 e 15 maggio all’Auditorium di Roma, si propone come un’occasione per esplorare le tematiche legate al verde da una vasta serie di punti di vista. Le piante dei migliori vivaisti d’Italia da ammirare, le creazioni dei designer, le lezioni dimostrative della Scuola del Festival, i progetti dei concorsi “Avventure creative“, “Balconi per Roma” e “Racconto breve sotto le foglie“, ma anche tanti spunti di garden e planting design, nonché di progettazione, dati dai giardini temporanei allestiti dai professionisti.

Abbiamo chiesto all’architetto Sabrina Sterpin di spiegarci il suo progetto “Oltre l’Orto” – realizzato nell’ambito dello SDstudio con Stefano Di Nardo – per cominciare ad entrare nel vivo delle creazioni che saranno esposte al Festival e dei significati che le animano.

Architetto, ci parli del progetto di “Oltre l’Orto”. 

L’installazione che proponiamo rappresenta una delle nostre metodologie progettuali per l’allestimento di spazi esterni destinata principalmente a terrazzi e piccoli giardini urbani. Si tratta di spazi funzionali volti a ottimizzare la vivibilità e il godimento dei piccoli spazi esterni in ambito urbano, ma soprattutto di spazi simbolici nel tentativo di riproporre a piccola scala la struttura, le forme, i colori, i profumi e i sapori dei paesaggi di campagna.

Ci darebbe qualche delucidazione a livello formale?

Diciamo che, come il paesaggio agrario, il giardino-terrazzo prende forma dalla griglia geometrica formata dai percorsi-matrice di crinale e di valle (percorso principale e corso d’acqua) e dai percorsi secondari di impianto di collegamento che vi si innesta – perpendicolarmente e parallelamente – definendo la forma dei vari lotti coltivati rappresentati dalle fioriere che riproducono la geometria e i colori dei tessuti agricoli. Le fioriere, i tavoli, le sedute nascono quindi come estrusioni di porzioni di suolo, definite dalla geometria del paesaggio per attualizzarsi in elementi di design.

Qualche dettaglio sulla vegetazione.

Una caratterizzazione è data dalla presenza di una parte del terrazzo-giardino sempre destinata ad orto, sia come richiamo alla tradizione e ai “sapori” di campagna, sia come possibilità reale, ecologica e sostenibile di autoproduzione di alimenti a “metri 0”. Per la realizzazione di questi spazi si privilegia l’uso di materiali di recupero (tipici dei piccoli orti di campagna) quali vecchi pallet e tavole usate che verranno omogeneizzati e attualizzati da una tinteggiatura uniforme. Una soluzione pensata perché oggi non molti hanno a disposizione vasti spazi esterni dove poter realizzare un giardino, un orto, un frutteto… e allora vogliamo creare, anche in un piccolo spazio all’aperto, un posto confortevole ed elegante, in cui rilassarsi e godere dei suoi prodotti. Un piccolo giardino che, oltre ad essere lo spazio dei nostri sogni, ci migliori la vita con le sue insalate, verdure, ortaggi, frutti… tutti prodotti a km 0!

Fonte: http://www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it/altri-giardini-festival-sterpin

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